EDUCAZIONE INTERCULTURALE






La dirompente globalizzazione e la crescente interazione tra culture diverse pongono ormai continuamente al centro del dibattito antropologico e filosofico il problema dell'educazione interculturale.
Quali che siano i motivi che li causano e le forme attraverso cui si manifestano, gli incontri interculturali fanno sempre più parte del nostro ambiente educativo, linguistico, economico, informativo, culturale ecc.
Compito della scuola è quello di considerare come situazione ordinaria e come risorsa formativa il fatto che sempre di meno le relazioni e le interazioni fra individui sono regolate dalla vicinanza o lontananza spaziale e che sempre di più le differenze sono componenti della quotidianità. Il primo compito dell'educazione interculturale è imparare a stabilire e a gestire le relazioni e gli incontri con le differenze introdotte negli spazi di vita da chi è lontano e da chi ci vive accanto. Entrando nel merito delle strategie operative, sono stati delineati quattro possibili percorsi e attenzioni:
  • attenzione alla relazione, attraverso l'attivazione nella scuola di un clima di apertura e dialogo;
  • attenzione ai saperi, attraverso l'impergno interculturale nell'insegnamento disciplinare e interdisciplinare;
  • attenzione all'interazione e allo scambio attraverso lo svolgimento di interventi integrativi delle attività curricolari;
  • attenzione all'integrazione attraverso l'adozione di strategie mirate, in presenza di alunni stranieri.
L'educazione interculturale è quindi un approccio per rivedere i curricoli formativi, gli stili comunicativi, la gestione educativa delle differenze e dei bisogni di apprendimento. 
Nell'educazione interculturale da zero a sei anni, i temi che vengono maggiormente esplorati hanno a che fare con:
  1. la relazione positiva con tutti i genitori, che si esprime anche attraverso l'attenzione alle modalità di cura dei bambini venuti da lontano e alla interazione adulto/bambino in contesti e culture diverse;
  2. la narrazione di storie, fiabe e racconti di qui e d'altrove che permettono di esplorare tempi e spazi diversi, di mettersi nei panni di personaggi differenti;
  3. l'attenzione alla percezione delle differenze da parte dei bambini e al rischio di una rappresentazione degli altri svalorizzante e stereotipata.
Nella scuola dell'obbligo si fa educazione interculturale collocando i progetti e le azioni soprattutto su tre dimensioni: quello cognitivo e dei saperi, quella affettiva e delle relazioni, quello specifico e dell'accoglienza.

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